“NON SI PUO’ DIRE TUTTO”. Quattro storie vere raccontate da Bojang, Glory, Tamba e Yannick

Iniziative dei progetti SAI

“Non si può dire tutto” è il un Podcast in quattro puntate pubblicato sulla webtvradio del comune di Milano raccontato da Bojang, Glory, Tamba, Yannick, scritto e diretto da Lorenzo Tomai e Danilo Di Termini.

Racconta la storia di quattro persone accolte nei progetti SAI del comune di Milano, Bojang, Glory, Tamba, Yannick intervistati da Lorenzo Tomai, coordinatore dei progetti SAI e Danilo Di Termini, autore radiotelevisivo. Di puntata in puntata, raccontano le vicende drammatiche delle persone che arrivano in Italia fuggendo dalla guerra, dalle persecuzioni politiche, dalla fame o dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.

La prima intervista è con Tamba, un ragazzo fuggito dal Mali che parlava spedito, anche se ogni tanto, quasi stupito, interrompeva la sua narrazione: “Quante cose. Non si può dire tutto!” e aveva ragione. È impossibile raccontare tutto: la vita nel paese d’origine, la decisione, mai del tutto libera, di abbandonarlo, la terribile epopea di un viaggio complicato e infinito, l’arrivo in un paese straniero e nuove difficoltà da affrontare.

Da qui il titolo del podcast, e poiché “Non si può dire tutto”, i protagonisti hanno deciso cosa raccontare, cosa rievocare anche dolorosamente; e che cosa lasciar cadere nell’oblio, nella speranza di riuscire anche a dimenticarlo, prima o poi. Il risultato sono quattro storie, quelle di Bojang, Glory, Tamba, Yannick che lentamente hanno ricominciato a vivere, che faticosamente stanno provando a realizzare la loro aspirazione ad una vita migliore, ad una vita possibile.

 

LA PRIMA STORIA E’ 

“TAMBA – HO BEVUTO TANTA ACQUA”:

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Tamba è un ragazzo di 22 anni che è dovuto fuggire dal suo Paese d’origine, il Mali, funestato da una guerra civile, dalla crisi economica e da continui colpi di stato. Dopo un viaggio drammatico e tante tappe, arriverà a Milano nel 2017, dove sarà accolto nell’ambito del progetto SAI per minori stranieri non accompagnati.

 

 

LA SECONDA STORIA E’ 

“YANNICK – HO RICOMINICATO A RIDERE”:

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Yannik è il protagonista della seconda puntata di “Non si può dire tutto”, ha 30 anni e viene dal Camerun, governato dal regime autoritario di Paul Biya dal 1982 e dove circa la metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Nel 2016 ha dovuto lasciare il Paese per sfuggire alle persecuzioni riservate agli oppositori del governo. Arriva a Milano nel 2018, passando per la Libia dove è stato prigioniero, e viene accolto nell’ambito del progetto SAI del Comune di Milano.

 

LA TERZA STORIA E’ 

“BOJANG – IL MILANESE”:

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Bojang è il protagonista della terza puntata di “Non si può dire tutto”, ha 21 anni e viene dal Gambia, dove da piccolo ha perso entrambi i genitori. È scappato per sfuggire a persecuzioni di tipo religioso, è in Italia da 4 anni e dal 2017 al 2019 è stato accolto a Milano nell’ambito del progetto SAI per msna del Comune di Milano. Oggi Bojang ha un lavoro a tempo indeterminato, una casa, una fidanzata ed è il capitano della squadra di calcio di PlayMore United, un progetto di integrazione attraverso lo sport destinato agli ospiti dei centri di accoglienza. I suoi amici e i suoi colleghi lo chiamano “il milanese” perché – assicura – “Milano è la mia casa“.

 

 

LA QUARTA STORIA E’ 

“GLORIA DEVO INIZIARE LA MIA VITA”:

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Glory è la protagonista della quarta puntata di “Non si può dire tutto”, ha 29 anni, viene dalla Nigeria ed è la più grande di sette fratelli. È arrivata in Europa convinta di dover lavorare come parrucchiera per sostenere economicamente la sua numerosa famiglia, ma è stata ingannata e costretta a prostituirsi, per ripagare il debito contratto al momento del viaggio. Solo dopo sette anni è riuscita a liberarsi da quella condizione inumana ed è stata accolta nell’ambito del progetto SAI del Comune di Milano. Oggi lavora in un ristorante con un contratto a tempo indeterminato, si è spostata e tra poco avrà un figlio.

 

Il comune di Milano è titolare di un progetto SAI per ogni categoria di accoglienza, quindi un progetto ordinario, uno per msna e uno per dm/ds, realizzati in strutture comunitarie e in appartamenti diffusi sul territorio.

Lorenzo Tomaiè laureato in filosofia e lavora dal 1999 per la Cooperativa Sociale Comunità Progetto, dove coordina i progetti di accoglienza rivolti a minori stranieri non accompagnati, richiedenti asilo e rifugiati (Progetti Sprar/Siproimi/Sai). Ha collaborato con diverse realtà del terzo settore, tra cui Fondazione Ismu, Fondazione Laureus, Associazione ASSPI e ASD PlayMore!, realtà nella quale coordina dal 2015 PlayMore! United, un progetto di integrazione attraverso lo sport rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza. Ha pubblicato alcuni articoli su riviste di settore quali Animazione Sociale e Prospettive Sociali e Sanitarie e un articolo del libro “Rifugiati nella rete”, Franco Angeli 2020.

Danilo Di Terminiè un conduttore radiofonico e autore radio - televisivo. Collabora regolarmente con Radio 3 Rai per cui ha realizzato quattordici puntate di Wikiradio. Come regista dal 2016 le quattro edizioni di La Radio tra la Righe, con Nicola Pedone e Elio De Capitani. In tv è stato autore per programmi su Rai 1, Rai 2 e Rai 3.  A Radio 2 ha lavorato a Caterpillar e a programmi musicali tra cui Mu con Matteo Bordone, Urban Suite con Irene Lamedica, Stay Soul con Nina Zilli. Con Michele Dalai ha scritto dal 2015 al 2018 il programma Ettore per Radio 2 e per Audible il podcast FRED. Per Radio 24 ha scritto Butterflies and Ballerinas, quattro puntate su Hans Christian Andersen. Da maggio 2020 produce e conduce un podcast dedicato al jazz che si chiama JazzTracks. Insieme a Michele Dalai è autore del programma di interviste Lights Camera Revolution in onda su Discovery plus nella primavera 2021.

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