Lo Sprar, l’unico modo per gestire i richiedenti asilo in maniera virtuosa

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Avvenire dedica un articolo alla posizione critica delle città al decreto Immigrazione, che oggi ha avuto l’approvazione al Senato con il voto di fiducia. Diversi consigli comunali stanno votando ordini del giorno, risoluzioni, mozioni che chiedono al governo la sospensione degli effetti del decreto. Dice Antonio De Caro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari: “«Chiudere gli Sprar va contro il modus operandi degli ultimi anni».

fanpage.it riporta le parole della senatrice M5S Elena Fattori, che oggi è uscita dall’aula e non ha votato la fiducia al governo posta sul decreto del quale dice: “Questioni di incostituzionalità, punti che non rispettano i trattati internazionali, si sposta l’ accoglienza nelle mani dei privati, si dà ai grandi centri senza gara di evidenza pubblica, si abolisce lo Sprar, l’ unico modo per gestire i richiedenti asili in maniera virtuosa, e poi si revoca la protezione umanitaria che essendo retroattiva crea nuovi clandestini, il contrario di quello che si voleva fare”. 

La Nuova Ferrara ospita un lungo articolo del vescovo di Ferrara – Comacchio Gian Carlo Perego sulla “necessità di un progetto politico sull’ immigrazione da parte del mondo del volontariato e dell’ associazionismo”Scrive il vescovo Perego: “Oggi la Chiesa prepara e sostiene un progetto politico sull’ immigrazione fondato su quattro parole, ricordate più volte da Papa Francesco – accogliere, tutelare, promuovere e integrare – chiedendo un sistema asilo degno di un Paese democratico, la chiusura dei grandi centri che sono stati luogo di spreco e trattamento disumano, il rafforzamento di un sistema Sprar, legato a poche persone e a un percorso di accompagnamento, tutela, inserimento o rientro, con un particolare sguardo ai minori non accompagnati “ 

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