Palermo: “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”

Palermo: “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”

Iniziative dei progetti SAI

Venerdì 3 ottobre, il Centro Astalli Palermo apre le porte della propria sede di Piazza Santi Quaranta Martiri al Casalotto 14 per celebrare la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, un appuntamento che intreccia memoria, cultura e testimonianze vive di accoglienza e inclusione.

Dal 2016, il 3 ottobre è riconosciuto come Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza, in ricordo del naufragio di Lampedusa del 2013, in cui persero la vita 368 persone. Una data che richiama la responsabilità collettiva a non dimenticare e a trasformare il dolore in impegno.

La serata, a partire dalle ore 19:00, si aprirà con i saluti istituzionali di Alfonso Cinquemani – Presidente del Centro Astalli Palermo – Fabrizio Ferrandelli –  Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Palermo – Angela Errore – Responsabile dei progetti SAI del Comune di Palermo

A seguire, spazio alle voci e ai racconti:

  • la presentazione del libro “Sfide – diario di un viaggio dal Ciad alla Sicilia” di Abdelkadir Hissen Abdallah Alhibawi, ex ospite del SAI, un’opera che restituisce la forza e la dignità di chi affronta viaggi estremi per ricostruire la propria vita;
  • l’installazione video curata da Alessandro Ienzi, che trasforma immagini e suoni in un’esperienza immersiva di memoria e riflessione.

Non solo parole, ma anche gusto e convivialità: il ristorante Babilonia guiderà una cena multietnica che unisce tradizione e sperimentazione, arricchita dalla testimonianza personale dello chef Bahar Jasim Mohamed, che racconterà il suo percorso di accoglienza attraverso la cucina.

La festa continuerà con la forza della musica e della creatività:

  • Lucina Lanzara, Tory Mahis ed il Collettivo Folk Palermo porteranno suoni e ritmi popolari;
  • il DJ set di Francesco Lo Nigro la serata trasformando l’incontro in un momento di gioia e condivisione.

La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza sarà così un intreccio di memoria e futuro, riflessione e festa, per affermare con forza che accogliere significa costruire comunità e generare speranza.

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