Le donne migranti che hanno un vissuto personale, sociale ed economico difficile, che attraversano il viaggio verso il nostro Paese per scappare dalle violenze, portano un peso maggiore, ma, purtroppo il viaggio stesso si pone come terreno per esercitare ulteriori violenze, pensiamo ad esempio ai centri di detenzione in Libia, sulle imbarcazioni che le portano in Italia, ma anche alle Madame che approfittano della loro fragilità e le costringono a prostituirsi per pagarsi il viaggio, ingannandole con la convinzione della libertà in Italia, restando invece schiave anche una volta raggiunto il nostro paese.
Le ferite invisibili sono il frutto di una società troppo spesso cruda e deviata.
Per questo il Sai di Venafro, per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, ha voluto gli eventi che hanno caratterizzato quelle ore anche attraverso un pdf che trovate a fine del testo.
Gli eventi sono stati:
1) Affinché il Rosso sia solo un colore.
Comune di Venafro – Istituto onnicomprensivo Antonio Giordano Venafro – Non ti amo da Morire – Associazione MEE TOO – Associazione Libera Luna Onlus – SAI Venafro
Venafro presso la Palazzina Liberty.
2) Inaugurazione Panchina rossa
Prefettura di Isernia-Azienda Sanitaria del Molise ASREM
Isernia presso l’Ospedale “Veneziale”.
3) Una panchina Rossa contro la violenza sulle donne
Associazione “Il Girasole ONLUS” consultorio familiare Venafro
Venafro presso la Parrocchia San Giovanni in Platea.
LE FERITE INVISIBILI, LE FERITE DELL’ANIMA SAI VENAFRO
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