Ad Alessano, domenica 6 luglio il quinto appuntamento della rassegna a tappe della Giornata Mondiale del Rifugiato.
“Tracce di assenza, ritmi di vita” è una serata che vuole raccontare le esperienze di chi migra e i legami che possono nascere attraverso il confronto e la condivisione. Il cuore simbolico dell’evento è una installazione urbana partecipata, ideata come metafora visiva dei “posti vuoti” lasciati da chi è costretto a migrare. Il simbolo scelto è quello della sedia, oggetto quotidiano che diventa emblema di assenza, di attesa, ma anche di memoria e di possibilità di ritorno. L’installazione, curata da Elisabetta Nicolardi, nasce da un laboratorio creativo di quattro incontri condotto con i/le ospiti del progetto SAI nelle settimane precedenti.
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