Con un gesto eroico un giovane beneficiario del progetto Sprar/Siproimi di Arenzano salva due vite umane

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Boubacar ha 19 anni e viene dal Gambia. E’arrivato in Italia nel 2017 e da allora è ospite del progetto Sprar/Siproimi gestito dal consorzio sociale Agorà nel comune di Arenzano, in provincia di Genova. Qualche giorno fa stava attendendo il treno per il capoluogo ligure insieme ad un amico quando sul binario opposto ha visto una donna camminare avanti e indietro in modo agitato. Poi in un attimo l’imprevedibile: la donna vede il treno arrivare e si getta sulle traversine nel tentativo di farsi travolgere. Boubacar non ci pensa un attimo e si getta sui binari per salvare quella donna.

«Non ho fatto nulla di particolare, non sopportavo l’idea di vedere una persona morire davanti a me» dirà in seguito, ma in realtà quel gesto eroico il giovane l’ha già compiuto qualche mese fa alla stazione di Prà, anche in quell’occasione senza pensarci due volte e senza dirlo a nessuno una volta ritornato al centro.  Quella volta aveva avuto paura e a Repubblica che in seguito lo ha intervistato aveva spiega che non sapeva il perché di quel timore visto che il permesso di soggiorno umanitario ce l’aveva già da tempo, ma «quando al centro mi hanno chiesto cosa avevo fatto nel fine settimana ho risposto: niente di speciale».  Questa volta, invece, nel gesto eroico di salvare la donna si procura una ferita ad un piede e viene portato al pronto soccorso.

Gli operatori della cooperativa Agorà hanno pensato di scrivere una lettera di encomio per Boubacar a fronte dei due gesti eroici e l’hanno inoltrato al Viminale per una richiesta di permesso di soggiorno per meriti civili come previsto dal decreto sicurezza. Nel frattempo il Comune di Arenzano ha ringraziato pubblicamente Bubacarr con una piccola cerimonia. Ora il tentativo della cooperativa è di far trasformare quel permesso umanitario ormai in scadenza in un permesso di lavoro perché Boubacar possa continuare a lavorare come aiuto cuoco nella trattoria della zona che lo ha accolto e finalmente potersi stabilire in modo definitivo e cominciare la sua nuova vita in Italia.

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