Cantieri di accoglienza – Percorsi di inclusione sociale e culturale per famiglie accoglienti

Iniziative dei progetti SAI, News

A Caltagirone, un incontro di sensibilizzazione sulla tematica dell’affido di minori stranieri non accompagnati, con la folta partecipazione di cittadini, rappresentanti delle istituzioni e di enti del terzo settore.

Molto emozionante la testimonianza di una mamma affidataria di Catania e del suo “affidato” Adamà, ma anche di una nostra concittadina che con grande semplicità ma anche tanta passione ha raccontato la sua scelta di accompagnare, nel suo percorso di inclusione sociale, un giovane bengalese ospite di una comunità SAI di Caltagirone. Ci auguriamo che tanti, in un prossimo futuro, potranno vivere esperienze simili che riscaldano il cuore e ci rendono più “ricchi”!

Il 1 aprile 2022 presso il salone di rappresentanza del  Comune di Caltagirone si è svolto un incontro di sensibilizzazione della cittadinanza dal titolo “Cantieri d’accoglienza: percorsi di inclusione sociale e culturale per Famiglie Accoglienti” promosso dal Comune di Caltagirone e organizzato dall’ATI ente gestore del SAI MSNA in partenariato con l’Istituto di Sociologia Luigi Sturzo di Caltagirone.

Un punto di approdo, dopo un percorso avviato da oltre un anno dal SAI, che tra le diverse progettualità ne ha previsto una specifica, volta alla promozione dell’istituto dell’affido familiare dei MSNA, ma può anche definirsi come punto di partenza per iniziative di inclusione sociale nel prossimo futuro.

L’assessore al welfare, prof.ssa Patrizia Alario, ha aperto l’incontro, ribadendo la necessità di fare rete sul territorio con le istituzioni già presenti, ma anche con gli enti del terzo settore, per dare un nuovo slancio e una nuova progettualità con iniziative ed azioni che possano raggiungere un pubblico più ampio, motivandolo ed accompagnandolo in questa che è da ritenersi una vera e propria forma di solidarietà.

Anche il prof. Giuseppe Vecchio, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha sottolineato la necessità di porsi come obiettivo la costruzione di un modello di affidamento adeguato ai tempi che viviamo e di predisporre un sistema di accoglienza graduato e integrato in relazione alle necessità e alle condizioni del minore nel suo superiore interesse.

Non sono mancati gli interventi delle assistenti sociali del centro affidi dell’ASP del distretto di Caltagirone e del dott. Alleri, assistente sociale nell’unità operativa Affidamento familiare del Comune di Palermo, i quali hanno chiarito i termini dell’affido e il percorso che le famiglie affidatarie affronteranno qualora desiderassero intraprendere questa scelta.

Molto coinvolgente l’intervento della referente dell’Associazione MetaCometa di Viagrande (Catania) che ha illustrato l’operato dell’associazione che lavora in questo campo già dal 1998. La testimonianza di una mamma affidataria di Catania e del suo “affidato” Adamà, ha suscitato molta emozione tra i numerosi presenti ed anche il racconto dell’esperienza da parte di una nostra concittadina, che con grande semplicità ma anche tanta passione ha raccontato la sua scelta di accompagnare nel suo percorso di inclusione sociale, un giovane bengalese ospite di una comunità SAI di Caltagirone.

Si è proposto anche una forma “più leggera” dell’affido che potrebbe essere rappresentata dalla costituzione di una rete di famiglie accoglienti. Entrare a farne parte è una scelta di cittadinanza attiva e di grande solidarietà. L’idea centrale è quella di condividere parte della propria quotidianità nella quale, per essere accoglienti, non occorre stravolgere la propria vita, ma aprirla. Anche un piccolo gesto può diventare importante, qualche ora o un momento nella settimana. Prendersi cura dei bisogni di un’altra persona, di un minore straniero non accompagnato, a volte può anche significare “solamente” tenerlo presente, condividere un momento per incontrarsi e stare insieme, per costruire legami sinceri ed affidabili, punti di riferimento che creano certezze nel presente. E chissà magari strada facendo questa idea di accompagnamento potrà trasformarsi in qualcosa di più stabile e duraturo nel tempo.

Di seguito il link della pagina FB con alcune foto significative dell’incontro

https://www.facebook.com/141040683279151/posts/948138382569373/

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