“Adotta un’aiuola” è il titolo del progetto promosso dallo Sprar di Canicattini Bagni (Siracusa) per la cura e la manutenzione del verde urbano. Protagonisti della rigenerazione degli spazi verdi della città sono le donne rifugiate vittime di tratta ospiti dello Sprar di Canicattini Bagni e i ragazzi di “Casa Aylan”, la struttura di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. L’iniziativa, lanciata lo scorso giugno da Passwork l’ente gestore dello Sprar, punta al coinvolgimento della cittadinanza e dei rifugiati nella valorizzazione di uno spazio comune: la piazzetta San Giovanni, cuore della vita cittadina.
Pulizia del verde urbano, ripristino della piazzetta e realizzazione di un laboratorio di giardinaggio, che ha fornito ai circa venti partecipanti le nozioni base su come curare le piante (lantane, rosmarino, salvia e timo) messe a dimora, sono state le fasi in cui si sono articolati i lavori di riqualificazione dell’area sotto la guida di Michele Gionfriddo, giovane agronomo canicattinese. L’iniziativa ha permesso così di recuperare uno spazio pubblico grazie anche alla collaborazione di alcuni ragazzi del gruppo scout di Canicattini Bagni e del presidio locale di Libera “Salvatore Raiti”.
“Per gli ospiti dello Sprar – si legge nel comunicato stampa del Comune – l’avvio del laboratorio e la successiva cura del verde di piazzetta San Giovanni, rappresentano il potenziamento e lo sviluppo di quelle attività finalizzate al recupero e al miglioramento del territorio che li ospita e con il quale si confrontano quotidianamente nel percorso di integrazione”.
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno di ogni anno, la piazzetta è stata restituita alla cittadinanza e ad oggi due volte a settimane le donne rifugiate assieme agli abitanti del quartiere e ai minori stranieri non accompagnati si prendono cura di questo spazio verde.
“Per noi accoglienza vuol dire ridare speranza a chi meno fortunato di noi fugge dalla morte, dalle violenze, dalle guerre e dalla disperazione. Per questo abbiamo voluto e ci siamo impegnati come amministrazione nella nascita di strutture di accoglienza, gli Sprar, con le quali costruire percorsi di integrazione. E di questo siamo orgogliosi”. Con queste parole il primo cittadino Paolo Amenta, nel corso dell’inaugurazione della piazzetta che si è tenuta nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata mondiale del rifugiato, ha spiegato il significato del progetto sottolineando l’importanza dell’accoglienza e della collaborazione tra la comunità locale e i rifugiati per una città coesa ed inclusiva.
Dal Rapporto Protezione Internazionale in Italia 2016
Angela Gallo
@AngelaGallo1
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