Ventennale Sprar-Sai. Il delegato Anci all’immigrazione Matteo Biffoni: “Il Sistema dei Comuni unica politica pubblica nazionale di accoglienza”

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“Quest’anno ricorre il ventennale del Sistema Sprar-Sai e, non a caso, abbiamo scelto di presentare le iniziative per ripercorrere questo percorso alla ‘vigilia’ della giornata mondiale del rifugiato (20 giugno)”. È quanto ha sottolineato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato Matteo Biffoni nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative del ventennale del Sistema di accoglienza Sprar-Sai che si è svolta oggi a Roma presso la sede di Anci e in streaming, durante la quale sono state illustrate anche le prime anticipazioni del Rapporto annuale SAI 2022 oltre ad un punto di situazione sull’accoglienza dei profughi ucraini e afgani nella rete del SAI (qui i dati in sintesi).
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il Segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, la direttrice del Servizio centrale del SAI, Virginia CostaChiara Cardoletti rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino UNHCR e il prefetto Michela Lattarulo, direttore centrale dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo del ministero dell’Interno.
“Per noi si tratta di un appuntamento importante – ha proseguito Biffoni – che stiamo affrontando con lo spirito non di una mera celebrazione, ma come l’occasione per riflettere sulla strada fatta e sulla direzione da intraprendere. Una rilettura storica che ci porti ad allungare lo sguardo sul futuro coinvolgendo direttamente gli operatori locali per costruire insieme il cammino verso la Seconda conferenza nazionale degli operatori del Sistema, a inizio 2023. In questi 20 anni è cambiato tutto sul fronte internazionale e nazionale e i Comuni hanno saputo affrontare la sfida dell’accoglienza con un sistema che cerca di essere sempre più adeguato alla realtà che stiamo vivendo, nel rispetto di chi arriva e delle comunità che accolgono”.
“La nostra è certamente una rete di Comuni, una rete di associazioni, ma è anche, soprattutto, una rete di persone – ha concluso il delegato dell’Anci – che ha permesso di consolidare il Sistema, facendone quello che oggi è diventato: l’unica politica pubblica nazionale di accoglienza. Ringraziamo il Ministero dell’Interno e i Comuni che, da vent’anni, si assumono la responsabilità, politica e operativa, di fare accoglienza”.
“Nato nel 2002 dall’intuizione della necessità di una collaborazione stabile tra Stato, Comuni e terzo settore, con il supporto di Unhcr, per una definizione pubblica dell’integrazione dei rifugiati, oggi il Sistema di accoglienza dei Comuni è diventato a tutti gli effetti una politica di welfare nazionale. Una rete capillare e diffusa che coinvolge ormai quasi un quarto di tutti i Comuni italiani anche quelli più piccoli: più della metà hanno meno di cinque mila abitanti”, ha sottolineato il Segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra.
“La direzione da seguire per il futuro – ha concluso Nicotra – è quella di una rinnovata centralità del sistema dei Comuni riconoscendo il fondamentale lavoro della figura professionale dell’operatore del SAI, ossatura del Sistema, e garantendo al contempo una maggior flessibilità dei meccanismi di funzionamento della rete di accoglienza mantenendo intatte le garanzie di trasparenza e certificazione che la caratterizzano.”
Nel corso dell’incontro sono state fornite anche alcune anticipazioni sul Rapporto annuale SAI 2022: nel 2021 sono stati 851 i progetti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, con 34.744 posti di accoglienza, 722 enti locali titolari di progetto e 1.796 Comuni interessati dal Sistema a vario titolo per un totale di beneficiari accolti pari a 42.464.

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